3° giorno
Digione / Dijon
Cathédrale Saint-Bénigne.

Église Saint-Philibert de Dijon.


Piazza della Liberazione è immensa. Tirata a lucido e molto umida per via delle fontane a pavimento nelle quali giocano bambini in mutande anche se fa freddo.
Tutt’intorno ci sono bar e ristoranti dove, se non hai prenotato, è “completo” pur con tavolini vuoti. Ma questo vale un po’ ovunque in Borgogna!
Dietro al Palazzo Ducale, sede del museo delle belle arti, la Torre di Filippo il Buono dove si può salire per una visione della città dall’alto, ma non ci sono indicazioni su dove sia l’accesso (noi non l’abbiamo trovato).

Nostra Signora di Digione è una Cattedrale, una chiesa quindi, ma con numerosi aspetti che più che religiosi sono… pagani.
I gargoyle sulla facciata sono solo decorativi, per l’acqua ce ne sono alcuni, ma laterali.
Non sono nemmeno originali, perché quelli sono caduti uccidendo delle persone, quindi li hanno tolti (quello che rappresentava un usuraio ha ammazzato un rappresentante della categoria). Sul lato una civetta o gufetto portafortuna. Va accarezzata perché esaudiscsa il tuo desiderio. Le va meglio del Toro della Galleria di Milano dove bisogna ripetutamente girare sulle sue parti intime perché ciò accada.

Beaune
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso Beaune per visitare l’Hotel-Dieu.
L’Hotel-Dieu non è un albergo. E’ stato il primo ospedale per i poveri in epoca medievale, operativo fino agli anni ’50 e poi fino agli ’80 ma solo come ospizio.
Il tetto è decorato coi tipici colori della Borgogna.





Bentornata!
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Ciao Oriana, un piacere leggerti e sentirti.
Come stai?
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Buongiorno! Tutto bene, tu?
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Acciacchi dell’età.
Collabori sempre a livello musicale?
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Sì, scrivo sempre su All Music Italia (è uno dei motivi per cui non ho più tempo/voglia di aggiornare il mio blog)
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Ti capisco. Beh, intanto bentornata, ci racconterai di questo viaggio.
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