Il fallimento della teoria dell’evoluzione

Il mio sabato mattina è iniziato con una discussione in un gruppo di Whatsapp sulla teoria dell’evoluzione o della retribuzione.

È nato tutto dal biglietto del concerto di Mengoni che una mia amica si è fatta regalare da un tizio che ha conosciuto una settimana fa e ieri, dopo un litigio, gli ha detto di starsene a casa sua. Così lui ha comprato e pagato i biglietti, si è preso del tirchio e al concerto ci vado io. Con lei. Gratis.

Questa è la spiegazione del motivo per il quale gli uomini devono guadagnare mediamente il 30% in più delle donne.

Siamo degli animali, questo è risaputo. Animali programmati per riprodurci, anche se non tutti alla fine ci riescono.

La donna è programmata per cercare qualcuno in grado di mantenere lei e la prole. In passato l’uomo doveva essere forte e valoroso, doveva procacciare il cibo cacciando e trovare un riparo per la famiglia. Oggi che la clava è stata messa in cantina, è la carta di credito a procacciare il cibo, motivo per il quale l’uomo con quella GOLD è più attraente di quello con la standard. L’auto di grossa cilindrata è solo la dimostrazione del proprio potere economico.
La donna è meno incline al tradimento perché, di natura, vuole sapere chi è il padre dei suoi figli… non perché sia più brava.
Siamo meno propense al rischio per lo stesso motivo: ci sentiamo custodi della vita. Gli sport estremi, l’alta velocità, buttarsi col paracadute sono cose che appartengono principalmente all’universo maschile, noi siamo nate con questo fardello che ci fa fare un passo indietro.

L’uomo è programmato per spargere il proprio seme in giro per il mondo, creare tanti mini me uguali a lui coi quali riempire il mondo. Poco importa chi sia la madre, l’importante è che sia in grado di portare avanti la gravidanza… leggevo tempo fa che gli uomini preferiscono le donne coi fianchi stretti per le avventure, quelle coi fianchi larghi come compagne perché nella loro testa sono dei forni migliori per preparare i nuovi mini me. In pratica il mondo non si libererà mai dei culi grossi!
L’uomo sa che la donna cerca qualcuno che possa mantenere lei e la sua prole e come fa a dimostrarglielo? Facendo vedere i muscoli (necessari per andare a caccia di elefanti) oppure sfoderando macchinoni e carte di credito, più consoni alla vita moderna.

Fin da ragazzini i maschi devono spendere di più per ottenere la stessa cosa. In discoteca spesso c’è l’ingresso donna gratuito, a cena la ragazza si offende se, alla prima uscita, lui non offre la cena, è lui che deve avere la macchina per passarla a prendere (e chi mette la benzina?) e, negli anni, la situazione non fa che peggiorare.

La questione regali. Provate a regalare alla vostra donna, per Natale, una camicia o un maglioncino, ovvero quello che lei mediamente compra per voi. Mentre a voi maschietti qualsiasi cosa va bene (tanto lo sappiamo che non ve ne frega niente né della camicia, né del maglioncino), lei no, lei vuole un regalo che può spaziare dalla borsa di Michael Kors ad un gioiello costoso. Qualsiasi cosa fuori da questo perimetro sarà tendenzialmente sbagliato perché è il pensiero che conta è una delle più grosse cavolate inventate per giustificare i regali di cacca.

Riassumendo: il 30% di reddito medio in più degli uomini serve solo per compensare in parte le maggiori spese che lui deve sostenere per portare la palla in meta.

Quindi, maschietti, provate a rileggere la vostra vita in questa chiave, forse otterrete un punto di vista differente sul fallimento della vostra ultima storia.

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