Io odio… diventa “Mi sta sulla punta del dito…” …sulla metropolitana

Il mese scorso ho detto che odio chi odia tutto, soprattutto se si tratta di cose futili. Per questo, per coerenza insomma, la mia rubrica “Io odio…” viene sostituita dalla più soft “Mi sta sulla punta del dito…”.

Si inizia con un grande classico della cultura pop milanese: il passeggero della metropolitana.

Mi sta sulla punta del dito… il passeggero della metropolitana… che slitta dove ti stai sedendo quando tu hai già cominciato la discesa.

Mi sta sulla punta del dito… chi si bacia davanti all’uscita dopo che le porte si sono già aperte.

Mi sta sulla punta del dito… chi non tiene la destra sulla scala mobile, perché il milanese medio non aspetta, cammina.

Mi sta sulla punta del dito… chi si appoggia ai pali che sono fatti per attaccarsi, non per sdraiarsi.

Mi sta sulla punta del dito… chi sale senza lasciare prima scendere.

Mi sta sulla punta del dito… chi urla al telefono, chi ascolta la musica che mi sembra di indossare le sue cuffie, chi puzza di sudore già alle 8 del mattino e chi beve il caffè e poi non si lava i denti.

Mi sta sulla punta del dito… chi mette la sua valigia in mezzo e non ti fa passare, chi si alza all’ultimo istante prima di scendere e spinge per passare, chi non chiude la borsa incurante dei borseggiatori e chi la borsa se la dimentica così blocca la circolazione dei mezzi per permettere i controlli antiterrorismo.

Mi sta sulla punta del dito la metropolitana, ma la devo prendere 5 giorni a settimana. Perché a Milano la metropolitana è efficiente e la città lo sa, così il biglietto presto costerà 2 € e sarà il più caro d’Italia. Perché la metropolitana è efficiente e noi la prendiamo sempre e la prenderemo anche quando il biglietto costerà 2 €. Però mi sta sulla punta del dito.

 

17 Replies to “Io odio… diventa “Mi sta sulla punta del dito…” …sulla metropolitana”

  1. Una consolazione dei mezzi pubblici scarsissimi e sempre in ritardo che ci sono nelle piccole città è proprio che non ci sono tram ne metro’ ne mezzi simili, solo bus… così ho la scusa per poter prendere l’auto

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    1. Anche da me ci sono solo i pullman… dal lunedì al sabato. La domenica non ci sono corse… nel weekend, se devo andare a Milano, vado in auto al metrò più vicino.
      Qui non arriva neanche il treno…

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  2. Condivido ed aggiungo quelli che mentre tu sei educato e civile ed aspetti che la gente esca prima di entrare si intrufolano così che da primo della fila diventi ultimo, spiaccicato alle porte se non lasciato direttamente a terra 😠😡
    Mchan

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    1. Non è tutta nostra. I mezzi pubblici qui a Roma li prendono per il 70% gli stranieri/immigrati e ti posso assicurare che spesso e volentieri tra un po’ non riesci nemmeno a scendere per quanto hanno fretta di salire. A volte rimani davvero bloccato sopra perchè con loro si portano valigie, bustone e carrelli della spesa che ostruiscono il passaggio.
      Mchan

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      1. Questo è un problema. Sono stato una settimana a Roma e ho trovato parecchi problemi con i mezzi pubblici, a causa anche di immigrati e zingari. Con i miei occhi ho assistito a ben 2 tentativi di scippo in metro (entrambi andati male). Pessima sensazione.

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      2. Roma purtroppo è piena di problemi. Io viaggio parecchio e prendo sempre i mezzi pubblici e le altre capitali d’Europa non hanno tutti questi problemi. Quest’estate hanno scioperato praticamente una volta a settimana perché c’era aria che privatizassero la società del trasporto pubblico. Ma magari! Forse le cose funzionerebbero meglio. Ogni volta che si pensa a qualche miglioramento anche per arginare il non timbrare il biglietto insorgono i sindacati. La maggior parte degli autisti è di una ineducazione inaudita, gli optional tecnologici non funzionano mai, a volte pure il numero sul davanti è scritto con il pennarello su un foglio appiccicato al vetro con lo scotch.
        I controllori poi non ti dico. Li ho incontrati un paio di volte. Salgono a metà tragitto e rimangono fino al capolinea senza controllare chi sale successivamente. Gli stranieri, quando li beccano che scendono sempre appena li vedono, dicono sempre di non avere documenti e loro li lasciano stare, in teoria dovrebbero chiamare la polizia, ma poi troppi verbali, troppo lavoro.
        Gli zingari poi, sembra che abbiano tutti paura di loro. Per anni hanno stazionano nelle fermate della metro A, ora con l’avvento dei militari si sono spostati nella B o nelle fermate meno controllate.
        Mchan

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      3. Quanto mi dici mi mette davvero in difficoltà. Non ho viaggiato molto, in vita mia, ma ho avuto la fortuna di visitare alcune capitali europee e NY: i mezzi pubblici sono mille volte meglio dei nostri. Metro pulite, niente scritte con lo spray, seggiolini interi. Tutto questo, mi spiace dirlo perché Roma è la tua città, ma anche una splendida metropoli nonché la mia capitale, tutto questo a Roma non c’è. E la presenza degli zingari (non voglio fare né il razzista né il polemico) è imbarazzante. Possibile che i turisti debbano preoccuparsi dei loro beni in continuazione? Riguardo gli scioperi ne sento parlare al TG, credo sia un grossissimo problema, così come la gestione dei rifiuti immagino. Che dire? La situazione è ereditata dal passato con decenni di cattiva gestione, ora i nodi iniziano a venire al pettine. Sono davvero dispiaciuto di tutto ciò.

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      4. La metro nuova ha una specie di pellicola che si può lavare (se viene deturpata dalla vernice questa viene via più facilmente che dal metallo), ma se non viene fatto si sta da capo a 12 e si hanno i vagoni pieni di scritte.
        Sembra che qui in Italia tutto costi il quadruplo che nel resto del mondo per quanto riguarda i pubblici servizi.
        Lasciamo stare il problema dei rifiuti. Cattiva gestione ok, ma pure voglia di non lavorare. Già passi una volta a settimana se tutto va bene, se trovi una macchina davanti al secchione non puoi suonare un paio di volte e poi andartene senza aspettare nemmeno un minuto. La gente mica può catapultarsi dalla finestra, no?
        E non puoi nemmeno lamentarti con il nostro portiere perché i sacchetti sono a terra. Uno: che ci può fare lui? Due: i secchioni non sono ad uso esclusivo del nostro palazzo (magari lo fossero). Tre: se passi una volta a settimana ed il secchione dell’indifferenziata è uno solo per almeno 300 nuclei familiari non puoi pretendere che la mondezza me la tenga in casa (dato che la maggior parte non ha nemmeno il balcone) o che vada alla ricerca del secchione vuoto che comunque non esiste. Quattro: sarebbe il tuo lavoro pulire. Il mio portiere mica si lamenta se trova le scale sporche.
        Il vero problema è che la maggior parte della gente che riesce ad avere un lavoro a tempo indeterminato poi fa il minimo indispensabile perchè tanto mica lo possono cacciare.
        Mchan
        Ps: quest’estate sono stata a Bilbao. Ho beccato una festa molto sentita dai cittadini, era l’ultima sera e stavano tutti in piazza a bere e ballare. Il giorno dopo sono passati con la macchina che lava il suolo che aveva il disinfettante alla citronella, per dire…

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      5. Ogni tanto penso, perdonami se dico una idiozia, che i “vecchi partiti ” hanno fatto apposta a far vincere la Raggi per passare a lei la colpa della mala-gestione.
        Qui a Padova il problema dei rifiuti non c’è proprio, ma è ovvio che una città come la nostra sia più semplice da gestire. La differenziata è fatta “porta a porta” con raccolte scadenzate con precisione (anche a natale, capodanno, ferragosto) e bidoni per tutti (abitazioni singole o condomini). Niente più campane di raccolta o grossi bidoni di quartiere. E soprattutto niente scioperi.

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      6. Il problema e le lamentele c’erano anche prima. È che sapevano gestirle meglio, senza dire strafalcioni. Anche se i sacchetti per terra li avevamo solo in estate.
        Il porta a porta cercano di farlo anche qui, ma è quasi impossibile, se non passano spesso a prendere quella nei bidoni grossi voglio proprio vedere quanto spesso vengono a prendere i bidoncini che richiedono decisamente più tempo. Così poi invece di avere la mondezza sui marciapiedi ce la ritroviamo nei landroni.
        Le piccole cittadine sono sicuramente agevolate sotto questo punto di vista.
        Mchan

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