IO C’ERO – MUSICA 1990: l’esordio di LIGABUE, la rivelazione di MARCO MASINI e il successo internazionale di EROS RAMAZZOTTI

Ogni periodo, ogni epoca, ha avuto la sua colonna sonora musicale che noi, ragazzi degli anni ’90, ascoltavamo con le nostre cassette che giravano nel walkman.

Sì, a casa iniziavamo ad avere i CD, ma erano ancora cosa per pochi fortunati.

Il mio viaggio nei ricordi sarà limitato alla musica italiana. A parte un breve periodo a cavallo della fine del millennio in cui ero MTV dipendente, io ho sempre ascoltato prevalentemente musica nostrana, cantata da maschi. Non chiedetemi il motivo, ma non ho mai apprezzato particolarmente le cantanti.

Nel 1990 fu l’anno dell’esordio di Marco Masini e Luciano Ligabue e della consacrazione internazionale di Eros Ramazzotti, ma fu anche l’anno di Italia ’90.

Fu pubblicato proprio nel 1990 il disco d’esordio del trentenne Luciano Ligabue, intitolato semplicemente Ligabue. Era prassi, in quel periodo, che il primo album portasse il nome del cantante.
Memorabili i singoli in esso contenuti, tutti diventati celebri per non dire dei grandi classici della discografia del Liga:

Balliamo sul mondo
Bambolina e barracuda
Piccola stella senza cielo
Marlon Brando è sempre lui
Non è tempo per noi
Bar Mario
Sogni di rock ‘n’ roll
Radio Radianti
Freddo cane in questa palude
Angelo della nebbia
Figlio d’un cane

Quello dei Litfiba, invece, non fu un esordio in senso stretto perché Ghigo e Piero erano in attività già da una decina d’anni, ma El Diablo fu l’album che li consacrò al grande pubblico e prima parte de La Tetralogia degli elementi (recentemente ripresa dai due).
Otto tracce per poco più di 36 minuti di musica, il minimo per poter considerare il lavoro un LP (gli “EP” arrivano parecchi lustri dopo).

Ecco le tracce:

El diablo
Proibito
Il volo
Siamo umani
Woda-Woda
Ragazzo
Gioconda
Resisti

Eros Ramazzotti pubblica l’album In ogni senso che lo proietta al successo internazionale con oltre 3 milioni di copie vendute nel mondo. La tracklist è piena di singoli e brani scalaclassifiche:

Se bastasse una canzone
C’è una strada in cielo
Amore contro
Dammi la luna
Taxi story
Dolce Barbara
Amarti è l’immenso per me feat. Antonella Bucci
Canzoni lontane
Cara prof
Cantico
Oggi che giorno è
Andare…in ogni senso

Mango pubblicò il suo album Sirtaki, da cui furono estratti singoli come Nella mia città e Come Monna Lisa.

Il primo album di Paolo Vallesi è del 1991, ma il suo esordio discografico risale proprio al 1990 con Ritornare a vivere/Sta diventando una donna.

Gianna Nannini pubblica Scandalo (b-side Fiori del veleno).

Anche la celebre Scrivimi di Nino Bonocore è del 1990.

Nel 1990 l’Italia fu teatro dei Mondiali di Calcio, quelli di Totò Schillaci e la colonna sonora fu cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato: Un’estate italiana.

L’estate 1990 però è anche di Francesco Baccini con i Ladri di Biciclette di Paolo Belli che conquistano il pubblico con Sotto questo sole.

Il Festival di Sanremo, nel 1990, fu vinto da Marco Masini con Disperato nella categoria “novità”…

…e dai Pooh con la celeberrima Uomini soli.

Una tristezza immane, tra giovani disperati e big abbandonati a se stessi.
Fu quello l’anno in cui Mia Martini si presentò con il brano di Franco Califano La Nevicata del ’56. Toto Cutugno arrivò secondo con Gli Amori.
Successo anche per Amedeo Minghi e Mietta e la loro Vattene Amore.

Il Festivalbar fu vinto da Francesco Baccini e dai Ladri di Biciclette con Sotto questo sole per la categoria 45 giri (singoli) e da Eros Ramazzotti con In ogni senso per i 33 giri (album).
Ligabue con Balliamo sul mondo fu premiato con il DiscoVerde che veniva assegnato ai giovani.

Questi gli artisti italiani in gara, alcuni tornati nel totale anonimato.

Alberto Fortis – Vita ch’è vita
Ciao Fellini – Dalì
Denovo – Mi viene un brivido
Enrico Ruggeri – Ti avrò
Enzo Avitabile – Fammi dire
Eros Ramazzotti – Se bastasse una canzone e Amarti è l’immenso per me
Eugenio Bennato – Donna contemporanea
Fabio Concato – Speriamo che piova e Quasi quasi mi metto a cantare
Federico Vassallo – Ascoltami questa canzone
Fiordaliso – Cosa ti farei
Francesco Baccini e Ladri di Biciclette – Sotto questo sole
Gianna Nannini – Scandalo e 5 minuti
Grazia Di Michele – Storia di una polena
Jo Squillo – Whole Lotta Love
Ligabue – Balliamo sul mondo (vincitore del DiscoVerde)
Luca Carboni – Solo un disco che gira
Mango – Nella mia città e Ma com’è rossa la ciliegia
Marco Masini – Ci vorrebbe il mare
Massimiliano Cattapani – Anna Maria Lisa
Mia Martini – Danza pagana e Domani più su
Mietta – La farfalla e Piccolissimi segreti
Nino Buonocore – Scrivimi
Paola Turci – Frontiera
Riccardo Fogli – Cambierò la mia esistenza
Ron – Un momento anche per te
Sabrina – Yeah Yeah
Scialpi – Il grande fiume
Steve Rogers Band – Hey Man
Tullio De Piscopo – Jasta O’
Valentina Gautier – Voglio un angelo

Al termine dell’estate, il 21 settembre, furono assegnati i premi di Vota la voce. Questi gli artisti vincitori:

  • Eros Ramazzotti: miglior cantante maschile
  • Mietta: migliore cantante femminile
  • Pooh: miglior gruppo
  • Marco Masini: miglior rivelazione
  • Bob Geldof: miglior cantante straniero
  • Amedeo Minghi e Mietta: premio speciale.

 

28 Replies to “IO C’ERO – MUSICA 1990: l’esordio di LIGABUE, la rivelazione di MARCO MASINI e il successo internazionale di EROS RAMAZZOTTI”

      1. ma stai scherzando? a parte qualche cd di artisti consolidati di vecchie generazioni e qualche rara eccezione, la musica di oggi è inascoltabile, non è musica, non ha passione, non ha qualità, non se ne ricorderà nessuno dopo qualche mese. A mio avviso i migliori anni sono stati gli anni 80 con la new wave e i new romantic e gli anni 90 con il grunge, il pop rock di alta qualità e, si lo dico, la dance! Quella era ballabile, quella di oggi è solo fastidioso rumore…che pena!

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      2. se tu dovessi chiedermi una canzone in voga in questo periodo davvero non saprei dirtelo, non ascolto più neanche la radio, ascolto solo i miei cd e i miei file musicali, datati ovviamente

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      3. Io so i titoli ma solo perché scrivo per un portale di musica, quindi, leggendo ogni giorno comunicati stampa e classifiche, i titoli li conosco… ti dico solo che una delle hit della scorsa estate, Roma Bangkok, l’ho sentita per la prima volta a settembre!
        Poi conosco “noi siamo infinito” di alessio bernabei perché alla conferenza stampa ce l’hanno fatta ascoltare in loop per mezz’ora…

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  1. Io in quell’anno ero ancora molto piccola…
    Però ricordo benissimo quanto era bello il Festivalbar! E quanto mi manca!!!
    Quella cosa nuova che fanno da un paio di anni a questa parte con il nome dello sponsor principale non è nemmeno lontanamente paragonabile. 3 max 4 serate tutte di fila, nella stessa città e registrate, con canzoni che magari stanno in radio da mesi (vedesi la vincitrice della prima edizione), non c’è proprio paragone. La finalissima poi era all’Arena… Vabbè…
    Per non parlare poi di MTV quando era davvero la MusicTelevision e non un canale relegato all’oltre 60 del telecomando e pieno solo di classifiche prese da non so dove e con video mandati a casaccio (spesso i primi non li fanno manco vedere…). Ma non dovrebbero attenersi tutti a quella ufficiale della FIMI??? Mah…
    Messo da parte il momento nostalgia, posso dirti che anche a me le voci femminili non è che entusiasmino poi granché. Riconosco la bravura di alcune cantanti donne, ma non ne ho mai seguita una in particolare.
    Mchan
    Ps: piccola stella senza cielo era già nel primo album del Liga??? Wow… Pensavo fosse più recente, mia ignoranza.

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    1. Così dice wikipedia… quando ho letto quella tracklist, ho pensavo: “cavolo, questo sì che era un gran disco”. E pensare che hanno aspettato 30 anni per lanciare Ligabue sul mercato… se non ricordo male, faceva il ragioniere… come Biagio Antonacci, anche lui impiegato d’ufficio quando è stato selezionato per Sanremo Giovani e, pensa, la stazione radio che ascoltava lui, leggendo la lista, ha saltato il suo nome… e lui ha telefonato per dire: “Oh, ci sono anche io!”… così si racconta

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      1. Di Antonacci lo sapevo. Andava in giro portando le musicassette con i demo ovunque. Che tempi…
        Certo che non sentire il proprio nome nella lista dei partecipanti a Sanremo, quando si sa già che ci sarai, dev’essere proprio uno shock. Della serie: ma che era uno scherzo??? Chi devo menare per avermici fatto credere??? 😛
        Mchan

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      2. Poi dalla tua radio preferita!!!
        Fino agli anni ’90 era normale portare in giro le cassette. Io ho gestito un fan club fino al 2004 e ricevevamo decine di cassette al mese da ascoltare…

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      3. Sì, anch’io fino ai primi anni 2000 facevo ancora le compilation con le musicassette, ma a pensarci ora fa strano. In 25 anni siamo passati dai vinili, nel 1990 parli ancora di 33 e 45 giri, alle musicassette, ai cd, agli mp3. Un balzo temporale assurdo. Se io parlo a mio nipote di 8 anni di musicassette quello mi prende per paleolitica 😛
        Già i cd per lui sono antichi dato che i genitori in auto hanno il lettore mp3.
        Mchan

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  2. Io invece ascolto al 90% musica pop elettronica inglese, per cui abbiamo gusti un po’ diversi, pur condividendo una grande passione per la musica.
    Nel 1990 in un quadro europeo il brit-pop (ma anche l’euro-pop) iniziava a cedere il passo alla house ed alle sue derivazioni di vario genere (ambient, spaghetti, techno, etc…).
    Per me è un po’ un colpo al cuore, dato che sono musicalmente legatissimo agli anni ’80 e ad una musica differente. Piano piano mi affezionai anche alla nuova musica, specialmente alla house senza fronzoli coltivata da nuovi gruppi emergenti.
    In ambito nazionale ci sono ottimi artisti (che magari ascolto poco, ma che so apprezzare), l’elenco lo hai fatto tu.
    Tra i tuoi citati il mio voto più alto ai Pooh, mentre a livello di Festivalbar voto per Enrico Ruggeri e… per Federico Vassallo, mio vecchio amico e compagno di classe alle medie.
    Era un talento… peccato non abbia sfondato (anche per colpa sua).
    Ciao

    K!

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      1. Forse dipende ai piani intermedi di celebrità.
        I fiù grandi (prendo gli U2 come esempio) sono passati per il pop e per dischi controversi senza cercare a tutti i costi il consenso del pubblico.
        Diciamo che se lo potevano permettere. Altri gruppi non avrebbero potuto farlo, pena l’oblio.

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      2. Una volta che sei un BIG nel vero senso della parola, te la puoi rischiare, ma finché sono discografici e produttori ad avere il coltello della parte del manico, a volte non ti puoi neanche permettere di recedere dal contratto (perché non hai i soldi per pagare la penale)

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